La Tecnica Psych-K di Robert M. William è uno dei titoli più attesi di fine 2011. Tra gli estimatori di questa importante novità editoriale c’è anche Bruce Lipton che, non a caso, ha scritto il prologo del libro, riportato qui sotto per i lettori di Bruce-Lipton.it. Buona lettura!
La percezione che le nostre vite siano controllate dai nostri geni è così fondamentale per la nostra civiltà che questo dogma è incorporato nel livello più elementare dell’educazione dei bambini. Il messaggio “i geni controllano la vita” è costantemente ripetuto attraverso ogni livello dell’istruzione superiore, dalla scuola elementare fino alla laurea e alla facoltà di medicina. Il grande pubblico è stato condizionato a credere che il corpo umano rappresenti un automa geneticamente controllato. A sostegno di questa credenza, attribuiamo le nostre capacità e, ancor più importante, le nostre incapacità alle caratteristiche dei codici genetici ereditati.
Poiché a quanto pare i geni controllano i tratti caratteristici della vita di una persona e, dato che non abbiamo potuto scegliere i geni che ci sono stati forniti al concepimento, potremmo considerarci, a giusto titolo, vittime dell’ereditarietà.
Siamo stati programmati ad accettare di essere sottomessi al potere dei nostri geni. Il mondo è pieno di persone che vivono nella costante paura che, quando meno se l’aspettano, i loro geni si rivoltino contro di loro. Considerate il numero di persone che percepiscono i loro geni come bombe a orologeria, aspettando che il cancro, o qualche altro catastrofico male potenzialmente letale, esploda nella loro vita. Milioni di altre persone attribuiscono lo stato negativo della loro salute, come per esempio i disturbi cardiovascolari, all’inadeguatezza dei meccanismi biochimici del loro corpo. Genitori turbati sono pronti a dare la colpa del comportamento sregolato del loro bambino a “squilibri chimici” nel cervello.
Il dogma attuale della scienza convenzionale sostiene che riceviamo in eredità codici genetici tramandati che siamo apparentemente incapaci di cambiare. Di conseguenza ci ritroviamo non soltanto vittime dell’ereditarietà, ma anche privi della capacità di “riprogrammare” il nostro destino. Assumendo il ruolo di vittime impotenti, possiamo a buon diritto negare ogni responsabilità per la nostra salute sia fisica che mentale. Sfortunatamente questo rinnegamento produce un’enorme quantità di sofferenza umana e di malattie. Per quanto riguarda le cattive notizie, basta così.
La buona notizia è che, in realtà, non siamo vittime dei nostri geni. Gli sbalorditivi progressi della fisica e della biologia cellulare hanno recentemente fatto crollare i sostegni filosofici della biomedicina tradizionale. Una comprensione radicalmente nuova emergente nella scienza cellulare di frontiera riconosce che l’ambiente, e più precisamente la nostra percezione dell’ambiente, controlla direttamente il nostro comportamento e l’attività dei nostri geni.
Dato che le nostre “percezioni” possono essere precise o imprecise, potremmo più appropriatamente definirle credenze. Piuttosto che i vostri geni, sono quindi le vostre credenze che controllano la vostra biologia.
I nuovi progressi della fisica e della biologia ci guidano verso un futuro di speranza e di autodeterminazione. Il libro semplice e profondamente potente di Rob Williams getta nuova luce su un importante salto nella nostra comprensione della mente umana e sul suo effetto sulla biologia e sul comportamento.
La psicologia del cambiamento personale descritta nelle pagine seguenti rappresenta un passo da gigante verso la liberazione di noi stessi dai limiti di vecchi concetti relativi alla crescita personale e allo sviluppo, indicandoci la strada per diventare padroni del nostro destino invece che vittime dei nostri geni.
Se applicati, questi principi possono drasticamente accelerare l’espressione della nostra vera natura di esseri spirituali dai potenziali illimitati.
Bruce H. Lipton, biologo cellulare
autore di La Biologia delle Credenze
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