Continua l’intervista a Bruce Lipton realizzata in occasione dell’uscita del suo ultimo volume Evoluzione Spontanea.
Se la sopravvivenza del più adatto è stata confutata, che cos’è vero, invece?
La teoria di Darwin è incentrata sull’idoneità dell’individuo. Tuttavia, man mano che la civiltà umana raggiungeva i limiti della sua crescita, è stata chiamata in gioco la nostra idoneità come specie. Stando a quanto si è compreso di recente, l’evoluzione è basata sull’evoluzione della comunità…cooperazione e armonia, non competizione. Sulla base della “percezione-mito” della sopravvivenza del più adatto, abbiamo imparato a spendere le nostre risorse umane e planetarie lottando tra noi. Adesso dobbiamo riconoscere che la cooperazione è di importanza chiave, poiché la crisi che oggi affrontiamo non riguarda la sopravvivenza dell’individuo umano adatto o inadatto, ma dell’intera comunità della vita.
Che cosa ci hanno insegnato i babbuini e gli scimpanzé bonobo sulla natura della natura umana?
Noi siamo stati condotti a credere che la violenza sia una parte consistente della nostra costituzione genetica, come esemplificato nel comportamento aggressivo del maschio dominatore osservato nelle popolazioni di babbuini e scimpanzé. Tuttavia, una società di scimpanzé più avanzata, quella dei bonobo, mantiene una cultura pacifica e armoniosa e fa letteralmente l’amore invece della guerra. La ricerca rivela che anche un primate aggressivo, come nel caso dei babbuini, può spontaneamente diventare pacifico con un cambiamento di ambiente.
Perché la scienza presuppone che l’evoluzione sia un processo casuale, e che cos’è stato a rivelarci che le cose stanno diversamente?
Ai tempi di Darwin, la maggior parte delle persone avevano familiarità con l’allevamento animale, nel quale le caratteristiche dei genitori vengono generalmente riprodotte tranne nel caso di mutazioni occasionali, considerate incidenti della natura. In seguito la scienza genetica ha erroneamente concluso che il codice genetico non poteva essere influenzato dall’ambiente, e pertanto tutti i cambiamenti genetici erano il risultato di incidenti molecolari. Tuttavia, alla fine degli anni ’80, una sorprendente ricerca ha iniziato a rivelare che gli organismi potevano di fatto modificare l’espressione genetica sulla base di stress ambientali. In contrasto con l’ampiamente accettata, seppur errata, assunzione che la vita è casuale, e pertanto priva di significato, stiamo arrivando a riconoscere che ogni forma di vita, umanità inclusa, è parte integrante nel mantenimento dell’equilibrio della biosfera.
Qual è la differenza tra casuale e caotico, e perché è importante?
Casuale significa completamente privo di qualsiasi modello, e perciò imprevedibile. I sistemi caotici sembrano casuali dall’esterno, ma possiedono un ordine e un modello soggiacenti, sebbene noi possiamo non essere in grado di riconoscerlo. La credenza in un mondo casuale significa che siamo soggetti soltanto alla completa accidentalità. Pertanto, ci avviamo alla cieca verso un futuro sconosciuto. La scienza è giunta a riconoscere che le cose che attribuiamo al caso fortuito, come il tempo meteorologico, possono, mediante misurazioni sempre più sofisticate, essere previste. Sebbene abbiamo percepito il mondo come una serie di incidenti casuali, esso si dispiega attraverso modelli soggiacenti che dobbiamo ancora riconoscere. Non soltanto è possibile prevedere gli eventi futuri, ma anche influenzarli e rispondere ad essi prima che accadano! Questo ci offre maggiori possibilità di sopravvivenza e padronanza sulla vita.