Il materialismo scientifico è una religione? – intervista a Bruce Lipton parte 6°

Continua l’intervista a Bruce Lipton realizzata in occasione dell’uscita del suo ultimo volume Evoluzione Spontanea.

Voi ponete la domanda: “Il materialismo scientifico è una religione?”. Lo è davvero?

Il materialismo scientifico, considerato separatamente dalla scienza, è diventato una “religione” nel senso che esso si serve addirittura della parola “dogma” (credenza basata sulla fede e non sulle prove) per descrivere le sue dottrine più sacre. Mentre la scienza vera e propria è un rigoroso processo che consiste nell’esaminare le prove e basare le conclusioni su tali prove, il sistema di credenze che chiamiamo “scientismo” rifiuta di accogliere le conclusioni della nuova scienza che contraddicono il suo dogma. Di conseguenza, la scienza come pratica rigorosa e la scienza come sistema di credenze sono in conflitto tra loro.

Come mai la scienza è diventata così focalizzata sulla materia, e perché il materialismo poggia su terreno instabile?

La scienza ha avuto origine per sfidare il dogma della Chiesa basato sulla fede, attraverso la descrizione e la misurazione dei fenomeni del mondo fisico, per poi trarre conclusioni basate su tali osservazioni. In una “distensione” tra i due superpoteri ideologici, alla scienza è stato assegnato il dominio sul mondo fisico e visibile, mentre la religione ha ottenuto la custodia del metafisico e dell’invisibile. Quando Newton è riuscito a prevedere il movimento dell’universo meccanico privo di Dio o spirito, si è dato per scontato che alla fine la scienza sarebbe stata in grado di spiegare la totalità dell’esistenza attraverso la pura e semplice osservazione del mondo fisico in dettagli sempre più minuti. Tuttavia, sul cammino dell’assoluta fede nella materia è accaduta una cosa buffa: la fisica quantistica in ultima analisi ha rivelato che il mondo materiale stesso è una matrice di energia intrecciata e correlata che la scienza chiama “il campo”, stranamente simile all’“invisibile forza di impulso” che le religioni chiamano spirito. Ignorando la realtà non materiale, la scienza ha trascurato perlomeno metà della realtà, e la porzione che Einstein riteneva la più importante.

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