Continua l’intervista a Bruce Lipton realizzata in occasione dell’uscita del suo ultimo volume Evoluzione Spontanea.
In cosa è consistito il Progetto Genoma Umano, e perché i suoi risultati sono stati così poco lusinghieri?
In base alla nozione che i geni controllano la propria espressione, i genetisti hanno stimato che per controllare un organismo complesso come un essere umano sarebbero necessari 150.000 geni. Le implicazioni per la scienza medica (e l’industria farmaceutica) sono state che i geni individuali hanno potuto essere brevettati e usati per scopi medici attraverso l’ingegneria genetica. Tuttavia il Progetto Genoma Umano ha rivelato che gli esseri umani hanno soltanto 22.000 geni, lo stesso numero di alcuni degli animali più piccoli del pianeta. I 125.000 geni “mancanti” segnalano un errore di percezione fondamentale sul funzionamento degli esseri umani. Al contrario dell’inesatta idea del “primato dei geni”, la nuova scienza dell’“epigenetica” spiega come la mente abbia il dominio sul codice genetico. Questo ovviamente cambia il modello che spiega il funzionamento della vita!
Che cosa ci dice la nuova scienza dell’epigenetica sui nostri poteri?
Sebbene la credenza convenzionale sostenga che il nostro destino è geneticamente determinato, in realtà i nostri geni sono controllati dalle nostre percezioni dell’ambiente. Quando cambiamo le nostre percezioni dell’ambiente, diventiamo padroni del nostro destino genetico. Collettivamente queste percezioni rappresentano la programmazione della nostra mente.